lunedì 13 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo

Vorrei augurare a tutti una buona Pasqua. Spero che questo per voi sia stato un giorno pieno di felicità, anche se non è facile essere felici, parlo almeno per noi italiani, sapendo che migliaia di persone in Abruzzo hanno trascorso questo giorno di speranza in mezzo a mille difficoltà, al freddo, distrutti per la perdita di una persona cara. Voglio esprimere, per quanto poco conti, la mia solidarietà per i cittadini abruzzesi, dove ci sono ragazzi come me che hanno vissuto un'esperienza che si porteranno dentro tutta la vita.
Ammetto che lunedì scorso è stato molto frustrante dover compiere il mio dovere come se nulla fosse, essere consapevolmente inutile mentre le prime immagini della tragedia scorrevano veloci al telegiornale. Avrei voluto essere là, dare un aiuto concreto.
Questa tragedia ha portato e porterà ancora una ventata di utili polemiche. Utili perchè, dopo aver sistemato materialmente e psicologicamente queste persone, quello che possiamo fare è continuare a parlarne, perchè la memoria non si perda e perchè coloro che hanno delle responsabilità (geologi, architetti, imprenditori, politici) siano coscienti del loro ruolo e facciano in modo (perchè il modo c'è, o si può trovare) che terremoti come questi non siano più così distruttivi. Io non voglio colpevolizzare nessuno, ma spero vivamente che sia fatta giustizia, che le persone responsabili dei danni aggravati, causati dall'uso di materiali scadenti, siano giustamente processate e scontino la loro pena.
Dunque voglio chiudere questo post augurando di nuovo BUONA PASQUA a tutti, ma soprattutto ai cittadini dell'Aquila e dei paesi colpiti dal terremoto. Sperando che quello che è successo all'inizio di questa Settimana Santa rimanga nella memoria di tutti.