venerdì 30 gennaio 2009

Caminante, son tus huellas

el camino, y nada màs;

caminante, no hay camino,

se hace camino al andar.



Viandante, sono le tue orme

le sole cose che formano il sentiero;

viandante, non esiste sentiero,

il sentiero viene fuori mentre vai.

Antonio Machado

sabato 24 gennaio 2009

NEL FUMO

Quante volte t'ho atteso alla stazione
nel freddo, nella nebbia. Passeggiavo
tossicchiando, comprando giornali innominabili,
fumando Giuba poi soppresse dal ministro
dei tabacchi, il balordo!
Forse un treno sbagliato, un doppione oppure una
sottrazione. Scrutavo le carriole
dei facchini se mai ci fosse dentro
il tuo bagaglio, e tu dietro in ritardo.
Poi apparivi, ultima. E' un ricordo
tra tanti altri. Nel sogno mi perseguita.
da Satura, Eugenio Montale

venerdì 16 gennaio 2009

Appuntamento alla libreria Il Filo a Roma

Il mio libro "Il cuore che trema" sarà presentato il 4 Febbraio a Roma, nella libreria Il Filo in via Basento n°52. La serata inizierà alle 17.30 e verranno presentati altri quattro libri. Ciao a tutti, ci vediamo là!!!

lunedì 5 gennaio 2009

NO ALLA LEGGE 133 (parte seconda)

Mercoledì 29 Ottobre la prima parte della mia lettera, pubblicata appena quattro giorni prima, doveva essere smentita. Avevo definito la nostra una "protesta pacifica, sociale e non politica", ma era troppo bello per durare. Confesso che quei due mesi per me sono stati straordinari: gli slogan, le mie prime manifestazioni, mi è sembrato che la politica, quella parola astratta dei giornali, diventasse reale, concreta. In quei giorni noi ragazzi non stavamo vivendo la storia d'Italia, la stavamo scrivendo.
Come ho detto, però, quel mercoledì rimasi sconvolta, e ancora di più il giorno dopo, quando lessi il resoconto di Curzio Maltese su La Repubblica a pagina 3. Della vicenda di Piazza Navona si è parlato e discusso molto, ma una precisa versione dei fatti non è mai stata fornita. Ci sono diversi punti su cui resto perplessa:
  1. Com'è possibile che un camioncino carico di spranghe e bastoni e una sessantina di persone con caschi e passamontagna siano entrati a Piazza Navona senza essere notati dalla polizia.
  2. Dal resoconto di Curzio Maltese, sembra che questi ragazzi del Blocco Studentesco fossero ben organizzati, da gruppo paramilitare, perchè attaccavano a ondate.
  3. Perchè la polizia non abbia agito: anche quando diverse persone li hanno informati di quello che stava succedendo lì a due passi, il funzionario capo ha risposto dicendo che "quelli che fanno violenza sono quelli di sinistra".
  4. Come abbia fatto una ventina di caschi neri a passare attraverso un cordone di polizia senza essere "notato".

E poi le parole di due poliziotti: uno dice all'altro:"Arrivano quei pezzi di merda di comunisti!" (cioè quelli dei centri sociali). E l'altro chiede:"Allora si va in piazza a proteggere i nostri?".

Questi fatti si commentano da soli. Non voglio dilungarmi, anche perchè io quel giorno per fortuna non c'ero e tutto quello che so è per fonte indiretta, quindi le mie informazioni potrebbero essere incomplete, ma una cosa è certa: i resoconti degli organi ufficiali non sono chiari nè esaurienti e contrastano con le testimonianze di chi quel giorno si è trovato coinvolto negli scontri. Spero che, nonostante sia passato qualche mese e l'attenzione dell'opinione pubblica si sia spostata su altri temi, si possa fare chiarezza su questa giornata.

NO ALLA LEGGE 133 (prima parte)

Per quanto l'Onda sembri essersi ormai fermata, io continuo ad essere dell'idea che le leggi 133 e 137 siano la rovina non solo dei giovani, ma di tutta l'Italia. Purtroppo non conosco molti organizzatori delle manifestazioni che si sono svolte a Ottobre e Novembre, per quanto io abbia preso parte a tutte quelle che ho potuto; forse ci sarà un'altra manifestazione a metà Gennaio, ma non so niente di più preciso. Il mio contributo comunque l'ho dato scrivendo una lettera per il Tirreno a nome di quasi tutta la mia classe, pubblicata sabato 25 Ottobre 2008 nella cronaca di Pontedera. Ne riporto qui alcune parti.
"[...] Sappiamo bene che da nessuna parte nella legge 133, articoli 16 e 17 (quelli sulla scuola) è scritto che e fino a quanto aumenteranno le tasse universitarie, ma questo sarà purtroppo un'inevitabile conseguenza, forse non a breve, ma sicuramente a medio e lungo termine. Le Fondazioni private assumeranno il totale controllo delle università, del patrimonio e dei beni immobili.
[...] Come si legge nel punto 9, resta fermo il sistema di finanziamento pubblico, che varia a seconda del patrimonio della fondazione, con un criterio di uguaglianza. Non viene detto però che rapporto ci sarà tra finanziamento al pubblico e al privato, e soprattutto se questo consentirà eguaglianza di fondi con le università che ancora saranno pubbliche.
Le università dovranno insomma scegliere se rimanere pubbliche con i pochi fondi previsti dallo Stato e con un conseguente decadimento del livello d'insegnamento, o se diventare aziende private con fini discutibilmente economici [...]. Infine, nessuno tiene conto di quelle facoltà che non hanno diretti vantaggi economici e in cui nessun privato investirà, ma che costituiscono il maggiore centro italiano di sapere e di ricerca letteraria.
Sembra che il valore dell'italianità faccia comodo solo in certi casi: nessuno infatti declama la nazionalità dell'università e della ricerca, che con questa legge verrà soppiantata da discutibili fini privati."
http://www.cislscuola.it/